Se cerchiamo una definizione di Marketing su internet e ci fermiamo su Wikipedia possiamo trovare fra le altre una definizione di Russel Winer: "Il Marketing è l'insieme delle attività che mirano a influenzare una scelta del consumatore o cliente". Non voglio assolutamente minimizzare il concetto di Marketing che è comunque molto vasto, ma partendo da tale definizione possiamo concepire il marketing come quell'insieme di strategie che dovrebbe portare i clienti (e/o i visitatori) ad effettuare acquisti impulsivi e futili aumentando quindi in percentuale la redditività di una determinata attività commerciale.
Non mi ritengo un grande consumatore, non faccio quasi mai acquisti senza pensarci, ma quando mi capita penso al perché.
Se vogliamo considerare tutte le variabili che sono alla base di questa attività non verremo mai a capo del problema, per capirci facciamo due esempi, uno applicabile alla vita reale ed uno al mondo di internet.
Quando entriamo in un supermercato per fare la spesa abbiamo in mente (o scritta su carta) la "lista", quindi sappiamo cosa dobbiamo acquistare perché ci serve. Cosa ci porta a comprare anche cose che non sono sulla lista? La confezione del prodotto, il posto dove è esposto, l'illuminazione del locale, la disposizione degli scaffali, il prezzo, se c'è un'offerta in corso, il fatto che lo sta comprando qualcun altro... ma non solo.
Le stesse regole valgono anche per la vetrina virtuale di un e-commerce. La grafica e l'usabilità del sito, la fotografia del prodotto, la facilità di acquistarlo, la qualità, il marchio...
L'esperto di Marketing allora deve agire su tutte queste "variabili" facendo in modo di avere il massimo profitto da un determinato prodotto e/o da un esercizio o negozio online.
Cosa c'entra questo con l'ossessione?
In una delle mie illuminanti notti insonni mi sono messo a rimuginare su queste cose e sono giunto a questa conclusione: c'è da diventare pazzi!
Così mi è venuta in mente questa definizione: Il Marketing dell'Ossessione!
I fanatici, quelli che riescono ad agire ossessivamente su tutti gli aspetti che riescono a convincere un visitatore ad acquistare e a farlo diventare cliente sono i veri esperti di marketing.
Quelli che sono lì con il centimetro ed il goniometro a cambiare la disposizione dei prodotti sugli scaffali, a controllare l'angolo con cui la luce illumina lo spazio, quelli che dicono "questa parola va meglio di quella nella descrizione di questo oggetto", quelli che ci mettono ore per scrivere un'inserzione su ebay leggendola e rileggendola centinaia di volte fino a quando non sono sicuri che sia perfetta. Insomma più che di centinaia di nozioni di economia avanzata ci vorrebbe un po' più di senso artistico e di fantasia. Servirebbe un fanatico in ogni attività commerciale, sia online che offline.
venerdì 29 agosto 2008
sabato 23 agosto 2008
E se fosse possibile Guadagnare Online?
Circa un mese fa aprii una domanda provocatoria su Yahoo Answers pensando di innescare un'interessante discussione. Con mia delusione però la cosa non è successa. Molti infatti pensano ancora al guadagno online come una truffa od un lavoro per scansafatiche che non hanno veramente voglia di lavorare.
Secondo me il problema non è tanto del lavorare online o del guadagno in sé, penso che non ci sia differenza fra guadagnare online od offline.
Ci sono molti che riescono a guadagnare cifre di tutto rispetto con internet, ma per farlo di certo non stanno lì a grattarsi la pancia. C'è bisogno dello stesso tempo in ore lavorative, se non anche di più, per raggiungere dei risultati. Anche le competenze e le conoscenze devono essere di un certo livello per evitare di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.
La differenza significativa è il modo di iniziare ed il tempo per raggiungere guadagni discreti. Chi inizia a lavorare in modo tradizionale sa che alla fine del mese sarà pagato. Non è sempre vero però, ci sono infatti gli agenti di commercio che vengono pagati solo se riescono a vendere, questi lavori sono sempre più diffusi e, quasi sempre, non garantiscono al lavoratore neanche un minimo di rimborso spese.
Il lavoro online è molto simile a questo secondo tipo di attività, con la differenza che gli investimenti iniziali sono molto minori ma i tempi per raggiungere un obbiettivo sono leggermente superiori.
Mi piacerebbe continuare la discussione su questo blog, quindi fatemi sapere la vostra opinione.
Secondo me il problema non è tanto del lavorare online o del guadagno in sé, penso che non ci sia differenza fra guadagnare online od offline.
Ci sono molti che riescono a guadagnare cifre di tutto rispetto con internet, ma per farlo di certo non stanno lì a grattarsi la pancia. C'è bisogno dello stesso tempo in ore lavorative, se non anche di più, per raggiungere dei risultati. Anche le competenze e le conoscenze devono essere di un certo livello per evitare di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.
La differenza significativa è il modo di iniziare ed il tempo per raggiungere guadagni discreti. Chi inizia a lavorare in modo tradizionale sa che alla fine del mese sarà pagato. Non è sempre vero però, ci sono infatti gli agenti di commercio che vengono pagati solo se riescono a vendere, questi lavori sono sempre più diffusi e, quasi sempre, non garantiscono al lavoratore neanche un minimo di rimborso spese.
Il lavoro online è molto simile a questo secondo tipo di attività, con la differenza che gli investimenti iniziali sono molto minori ma i tempi per raggiungere un obbiettivo sono leggermente superiori.
Mi piacerebbe continuare la discussione su questo blog, quindi fatemi sapere la vostra opinione.
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giovedì 21 agosto 2008
mercoledì 20 agosto 2008
Intervista all'autore: Succo di Kiwi [FAQ]
E' un po' di tempo che non ci si sente. E' passato ferragosto e con esso le vacanze estive. Si è vero, qualcuno è ancora in ferie, ma da qualche giorno per me sono finite. Di ritorno dal mare mi sono subito messo a lavorare. Per prima cosa ho pensato di riunire le varie domande che mi sono arrivate sul mio libro "Succo di Kiwi" sia da chi l'ha acquistato sia da chi si è solamente interessato.
A queste ho aggiunto qualche altra domanda e così ne è venuta fuori un'auto intervista che ho deciso di pubblicare qui sul blog e sulla pagina di vendita del libro.
Bando alle ciance allora, iniziamo subito:
Le pubblicazioni a cui sto lavorando sono 3. La prima è in dirittura d'arrivo, mi manca poco per finire il mio secondo libro. Le altre 2 sono ancora in uno stato embrionale, sono ancora idee, o poco più, una delle quali è autobiografica, quindi si scosta da quello che ho fatto fin'ora.
Per il momento è tutto, non voglio svelare altro.
Queste domande sono solo un'inizio, qualsiasi altra cosa vogliate sapere, sia sul libro che su di me, vi invito a lasciare commenti sul blog, cercherò di rispondere a tutti.
Continuate a seguire il Blog del Kiwi, ci saranno novità e per non perdervi niente iscrivetevi alla newsletter!
A queste ho aggiunto qualche altra domanda e così ne è venuta fuori un'auto intervista che ho deciso di pubblicare qui sul blog e sulla pagina di vendita del libro.
Bando alle ciance allora, iniziamo subito:
- Cosa ti ha portato a scrivere "Succo di Kiwi"?
- Cosa speri di raggiungere?
- Cosa ti ha ispirato?
- A chi è rivolto il libro?
- Chi ha già letto "Succo di Kiwi" cosa ne pensa?
- Quali ricerche hai svolto per scrivere il tuo libro?
- Mentre lo scrivevi, cosa hai provato?
- Quali sono i tuoi hobby?
- Una domanda scomoda. Quali sono i tuoi difetti?
- Sogni nel cassetto e altri progetti.
Le pubblicazioni a cui sto lavorando sono 3. La prima è in dirittura d'arrivo, mi manca poco per finire il mio secondo libro. Le altre 2 sono ancora in uno stato embrionale, sono ancora idee, o poco più, una delle quali è autobiografica, quindi si scosta da quello che ho fatto fin'ora.
Per il momento è tutto, non voglio svelare altro.
Queste domande sono solo un'inizio, qualsiasi altra cosa vogliate sapere, sia sul libro che su di me, vi invito a lasciare commenti sul blog, cercherò di rispondere a tutti.
Continuate a seguire il Blog del Kiwi, ci saranno novità e per non perdervi niente iscrivetevi alla newsletter!
giovedì 7 agosto 2008
Fretta e decisioni all'ultimo secondo.

Siamo ormai quasi a ferragosto e come avrete notato è un bel po' che non scrivo post su questo mio blog. E' normale, ad agosto si ferma un po' tutto il paese e con esso anche su internet il traffico diminuisce andando a finire sulle nostre strade.
Nonostante tutto io non sono ancora in vacanza e non ho smesso di "lavorare" al mio prossimo libro. Questo anche a scapito di nuove idee da scrivere sul blog. Non preoccupatevi a fine agosto tutto tornerà alla normalità anche sul blog del kiwi. Per adesso non voglio anticiparvi niente a parte che regalerò per un breve periodo il nuovo libro a tutti i nuovi iscritti alla newsletter, ma ne riparleremo in seguito con un comunicato stampa.
Fin qui niente che c'entri con la fretta... ebbene volevo fare una breve riflessione sulla fretta. A luglio mi è capitato di lavorare più del necessario per finire Succo di Kiwi in modo da pubblicarlo prima delle ferie e ci sono riuscito, a scapito di qualche notte insonne. Dopo quasi un mese dalla pubblicazione ufficiale però mi sono reso conto di aver accelerato troppo i tempi. Non che il prodotto ne abbia risentito in termini di qualità, ma più in termini di forma (copertina, impaginazione, qualche errore di battitura), niente che però infici la qualità e la scorrevolezza del manuale.
Volevo pubblicare anche questo mio secondo lavoro prima della metà di agosto, ma in questi giorni ho preferito rivederlo e aggiornarlo... fermarmi un attimo. Ho stampato quello che avevo scritto fino ad ora, ho spento il PC e mi sono messo comodo a rileggerlo. Mille altre idee mi sono venute per arricchirlo. Ho così preso il manoscritto e l'ho chiuso nel cassetto, da qualche giorno sto soltanto ordinando le idee... dopo le vacanze riprenderò il libro dal cassetto e con maggiore lucidità lo finirò con calma. Non saprei dirvi una data, ma spero di pubblicarlo per la fine di settembre.
Concludendo. Avete in cantiere un progetto? Non vedete l'ora di portarlo a termine? Non fatevi prendere dalla fretta, le decisioni prese all'ultimo momento vi porteranno sempre più danni che benefici. Fermatevi un attimo, riprendete fiato, ordinate le idee e poi ripartite con calma dopo qualche giorno... con più voglia ed entusiasmo di prima...
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